Sono fatta di ricordi.
In ogni posto in cui vado i miei sensi si abbandonano per assorbire quanti più suoni, odori, colori, sapori e sensazioni possibili.
Io rimango ferma ad ascoltarli attentamente per tutto il viaggio.
Li raccolgo, li accolgo, in ogni terra e se in altre strade lontane li ritrovo è un ricordo che si accende e riprende vita.
Meraviglioso rivivere.
Le consuete “fotografie dell’ultima sera”, questa volta, le ho volute proprio fare nel posto che per 10 giorni per noi è stata casa.
Dove gli alberi piegati dal vento ci indicavano la strada.
Le colline erano sul serio color oro e ci accompagnavano scivolando velocemente con noi giù fino al mare.
La polvere della strada era leggera come zucchero a velo e il sole scottava la pelle.
Le cicale cantavano con un filo di voce e nell’aria ero sicura di sentire l’odore del mirto.
Sardegna.
Quella dell’estremo sud-ovest, selvaggia e poco battuta come piace a noi.
Casa nostra: Porto Pino.
Le atre cose belle che ci hanno accompagnato in questa avventura:
Il Maestrale, l’antica Tonnara che la sera riempiva la sua piazza con tutti i bimbi del villaggio, i tramonti sul mare, i riccioli bagnati delle bimbe,
le colline verdi, il colore del mare, il rumore delle onde h24, nuovi amici, le risate.