Mi avevano parlato di lei.
Mi avevano detto di scendere più giú.
Dove l’Adriatico incontra lo Ionio, dove la terra non sporca solo le scarpe e non va più via. Avevano insistito perché scendessi piú giú, dove l’aria sa di mare, dove i pomeriggi caldi suonano di cicale, dove la gente puoi anche salutarla e lei ti sorride augurandoti in dialetto buona fortuna.
Mi avevano detto che non sarei più voluta andar più via.
Un piccolissimo estratto della nostra Puglia dove abbiamo mescolato i nostri visi rilassati alle pietre bianche, alla terra rossa, al verde degli ulivi, al sole sempre alto, al blu e al verde del mare.
La Puglia è sul serio come l’Africa..è una terra che ti entra dentro e non va più via.
Grazie infinite a Davide, per la guida turistica a distanza e per le bellissime parole che hanno contribuito all’incanto.
E quando non avevo con me la mia machina fotografica, con il mio fedelissimo i-Phone ho creato un “day by day” sul mio profilo Instagram dedicando almeno uno scatto al giorno a questi bellissimi dieci giorni.
In ordine di sequenza immagini abbiamo visitato un’incantevole Alberobello, ci siamo impolverati i piedi godendo di splendidi tramonti nella Masseria in cui alloggiavamo nell’entroterra pugliese a Cutrofiano. Abbiamo visto la punta più estrema del tacco, il faro di Leuca e le incredibili grotte via mare con una piacevolissima escursione in barca. Siamo finiti per puro caso in un’incantevole Persicce dove un sole cocente non mi ha dissuasa da un paio di foto tra le viuzze e i monumenti. Abbiamo amato i colori Otrato..
E perso la testa anche per Punta Prosciutto, Torre Canne, Porto Cesareo, Pescoluse…
Una bellissima, quasi commovente, Puglia.